Cosa sono le muffe?

Le muffe sono micro-organismi che appartengono al regno vegetale. Durante la loro crescita producono le spore, di forma rotondeggiante e di dimensioni molto piccole (abbastanza simili a pollini), che si disseminano nell’aria durante il periodo di sporulazione (soprattutto in estate e autunno) e provocano la sintomatologia allergica.

Dove attecchiscono le muffe?

Le muffe possono crescere sia all’interno che all’esterno delle abitazioni.

All’interno si rinvengono principalmente su alimenti non adeguatamente conservati, su indumenti di lana, su pareti e pavimenti umidi, su carta da parati, sul terriccio e sulle foglie di piante ornamentali, nei sistemi di condizionamento dell’aria, negli umidificatori. Sono indicativi della presenza di muffe le perdite di acqua e le chiazze di muffa sui muri, la condensa sui vetri, l’odore di muffa.

All’esterno delle abitazioni si ritrovano principalmente sul suolo e su materiale organico in decomposizione (frutta, legno, cereali, foglie ecc.). Si possono trovare in grandi quantità in determinati ambienti di lavoro come caseifici, salumifici, cartiere, stalle, silos, magazzini, vivai e serre, e nelle industrie farmaceutiche.

Le condizioni ottimali per il loro sviluppo sono costituite da una temperatura compresa tra i 18°C e i 32 °C e da un’umidità superiore al 65%.

In Italia la muffa più allergizzante è l’Alternaria, seguita (a distanza) dal Cladosporium.

Come ci si deve comportare quando si è allergici alle muffe?

Ambiente esterno

  • Ricordarsi che la massima concentrazione di spore nell’aria si verifica alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno.
  • Evitare aree con presenza di vegetali in decomposizione.
  • Evitare di fare passeggiate nei boschi o di spazzare foglie cadute da molto tempo. Evitare il contatto con cataste di legna, mucchi di foglie e vegetazione che marcisce.
  • Tenersi lontano da ambienti abitati solo occasionalmente (seconde case), e anche da cantine, stalle e serre.
  • Utile, per i lavoratori, l’uso di mascherine nell’ambiente di lavoro.
  • In auto usare l’aria condizionata.

Ambiente interno

  • Quando si soggiorna in casa, arieggiare frequentemente i luoghi in cui si osserva una crescita di muffe. Se c’è muffa in una stanza tenere le finestre aperte.
  • Viceversa per ridurre l’infiltrazione di spore tenere le finestre chiuse.
  • Aumentare la ventilazione e ridurre l’umidità. Per i casi importanti di umidità (infiltrazioni, umidità ascensionale) rivolgersi a ditte specializzate.
  • In alcune situazioni può essere utile l’uso di deumidificatori, ma i risultati non sono sicuri.
  • Evitare tappeti e moquette.
  • Fare attenzione alle carte ed alle stoffe da parati perché sono un luogo di crescita usuale delle muffe.
  • Pulire spesso gli impianti di condizionamento dell’aria e cambiarne i filtri regolarmente.
  • Usare l’aspirapolvere.
  • Ridurre le piante in casa.
  • Evitare libri e giornali.
  • Evitare l’accumulo in casa di acqua stagnante.
  • Þ   Se necessario usare un disinfettante per l’igiene della casa ad azione fungicida.
  • Usare la candeggina al 5% (varechina) per la pulizia delle tende doccia e dei contenitori nel frigo. Candeggina può essere spruzzata, mescolata ad acqua e con uno spruzzatore, sulle chiazze di muffa sulle pareti.
  • Eliminare alimenti conservati a lungo o ammuffiti.
  • Non mangiare alimenti che contengono muffe (funghi, sottaceti, maionese, ketchup, formaggi stagionati, salumi, carne e pesce affumicati, conserve, frutta secca).