Che importanza ha l’allergia?

Questi bambini che si “ammalano spesso” molte volte sono condotti dal pediatra allergologo. Il naso continuamente chiuso e colante, la tosse che apparentemente non passa mai, gli episodi di bronchite asmatiforme inducono genitori e pediatri di base a ipotizzare un ruolo dell’allergia in questo loro ammalarsi. In alcuni casi, ma certamente meno frequentemente di quanto si pensi, questi bambini sono veramente allergici e lo sono soprattutto alla polvere domestica, o meglio agli acari presenti nella polvere di casa. Essere allergici alla polvere (o ai gatti o alle muffe) può infatti essere alla base di episodi ricorrenti di broncospasmo anche quando con tutta evidenza essi sono associati all’infezione da virus. Infatti anche nel bambino francamente allergico la maggior parte degli episodi di asma, o broncospasmo o bronchite asmatiforme che dir si voglia, sono scatenati dalle infezioni virali che trovano nei bronchi persistentemente infiammati per l’esposizione agli acari allergizzanti una condizione essenziale per scatenare le crisi. I bambini allergici, dunque, se frequentano l’asilo hanno più facilmente episodi acuti di tosse, affanno e respiro fischiante rispetto ad altri bambini, altrettanto allergici, non esposti alle infezioni virali. Non solo: essere allergici ed essere esposti continuamente alla sostanza allergizzante, ad esempio appunto agli acari della polvere, fa sì che la parete delle vie respiratorie produca delle sostanze (“molecole di adesione”) che facilitano l’attacco alla parete stessa dei virus e quindi l’infezione. In altre parole il bambino allergico più facilmente del bambino non allergico tende ad ammalarsi di infezioni virali e queste infezioni virali sono, nello stesso bambino allergico, il fattore scatenante degli attacchi di asma. Un altro circolo vizioso per interrompere il quale è opportuno che il bambino con asma non frequenti l’asilo.
Naturalmente non tutti i bambini che si ammalano spesso sono allergici, anzi gli allergici sono soltanto una quota minoritaria. Non sono allergici quei bambini, la maggior parte, che presentano ripetutamente febbre, raffreddore, tosse, senza altri sintomi. Possono essere allergici quelli che hanno ripetuti episodi di bronchite asmatiforme, ma non tutti!. I due terzi dei bambini con bronchite asmatiforme (o “broncospasmo”) ricorrente, infatti non sono allergici ma sono soltanto bambini che costituzionalmente hanno un diametro ridotto dei bronchi per cui quando la parete di essi si gonfia per l’infezione virale questo diametro si riduce ulteriormente fino a determinare il respiro sibilante, cioè quel fischio che si può talora avvertire direttamente con l’orecchio. Questi bambini con asma, non allergici, sono destinati a guarire con il tempo, man mano che crescendo il diametro dei bronchi aumenta. Ad una certa età, pur raffreddandosi, non avranno più la bronchite asmatiforme. E’ quello che una volta permetteva di dire che spesso l’asma passa con l’età.
Non è quello che succede, al contrario, a quel terzo di bambini con broncospasmo ricorrente veramente asmatici. Questi bambini si possono individuare per una serie di fattori: spesso hanno genitori o fratelli allergici, talora hanno la dermatite atopica o il raffreddore allergico, talora hanno una storia alle spalle di problemi di accrescimento o di diarrea cronica, a volte hanno un aspetto particolare con pelle secca, pallore del volto, occhiaie. In questi bambini è giusto ricercare l’allergia con test sulla cute.