Ambiente esterno
- Ricordarsi che la massima concentrazione di spore nell’aria si verifica alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno.
- Evitare aree con presenza di vegetali in decomposizione.
- Evitare di fare passeggiate nei boschi o di spazzare foglie cadute da molto tempo. Evitare il contatto con cataste di legna, mucchi di foglie e vegetazione che marcisce.
- Tenersi lontano da ambienti abitati solo occasionalmente (seconde case), e anche da cantine, stalle e serre.
- Utile, per i lavoratori, l’uso di mascherine nell’ambiente di lavoro.
- In auto usare l’aria condizionata.
Ambiente interno
- Quando si soggiorna in casa, arieggiare frequentemente i luoghi in cui si osserva una crescita di muffe. Se c’è muffa in una stanza tenere le finestre aperte.
- Viceversa per ridurre l’infiltrazione di spore tenere le finestre chiuse.
- Aumentare la ventilazione e ridurre l’umidità. Per i casi importanti di umidità (infiltrazioni, umidità ascensionale) rivolgersi a ditte specializzate.
- In alcune situazioni può essere utile l’uso di deumidificatori, ma i risultati non sono sicuri.
- Evitare tappeti e moquette.
- Fare attenzione alle carte ed alle stoffe da parati perché sono un luogo di crescita usuale delle muffe.
- Pulire spesso gli impianti di condizionamento dell’aria e cambiarne i filtri regolarmente.
- Usare l’aspirapolvere.
- Ridurre le piante in casa.
- Evitare libri e giornali.
- Evitare l’accumulo in casa di acqua stagnante.
- Þ Se necessario usare un disinfettante per l’igiene della casa ad azione fungicida.
- Usare la candeggina al 5% (varechina) per la pulizia delle tende doccia e dei contenitori nel frigo. Candeggina può essere spruzzata, mescolata ad acqua e con uno spruzzatore, sulle chiazze di muffa sulle pareti.
- Eliminare alimenti conservati a lungo o ammuffiti.
- Non mangiare alimenti che contengono muffe (funghi, sottaceti, maionese, ketchup, formaggi stagionati, salumi, carne e pesce affumicati, conserve, frutta secca).