Che cosa si deve fare quando si è allergici agli animali?

Quali sono gli animali che possono far venire un’allergia?

Praticamente qualsiasi animale col pelo può provocare una reazione allergica.

Gli animali che stanno più a contatto con l’uomo sono anche quelli più spesso responsabili dell’allergia. I gatti sono molto più allergizzanti dei cani.

Essere allergico a un animale implica essere allergico a tutti gli animali?

No, in linea di massima. Tuttavia chi già presenta un’allergia ha un rischio maggiore di svilupparne un’altra. Chi è allergico al gatto è in genere allergico a tutte le relative razze (europeo, siamese, angora ecc.) ed ad altri felini (tigri, leoni ecc.)

In quali occasioni si manifestano i sintomi dell’allergia agli animali?

Solitamente quando vi è un contatto diretto con l’animale, ma possono manifestarsi anche in modo indiretto se si soggiorna in luoghi dove l’animale vive. Può manifestare sintomi di allergia anche il bambino che non ha il gatto in casa. Importanti in questi casi sono spesso i compagni di scuola che posseggono gatti e che trasportano i derivati epidermici sui vestiti e sui maglioni. I sintomi si manifestano generalmente dopo settimane o mesi dall’inizio dell’esposizione al contatto con l’animale (più frequenti e intensi sono i contatti, più veloce è l’instaurarsi dell’allergia). Dopo l’allontanamento dell’animale responsabile dell’allergia i sintomi possono persistere ancora per mesi.

Che cosa si deve fare quando il bambino è allrgico agli animali?

In presenza di sintomi clinici significativi:

  • Il gatto va lavato ogni settimana in abbondante acqua (almeno trenta litri) con particolare attenzione alle regioni delle orecchie.
  • Se questo non è possibile e l’animale vive in casa, esso va assolutamente allontanato e va fatta una pulizia a fondo della casa eliminando dall’ambiente tutto quello che può trattenere il pelo di gatto (tappeti, moquette ecc.).
  • Usare frequentemente l’aspirapolvere. Utilizzare un filtro d’aria di comprovata efficacia. Utile l’impiego di un depuratore d’aria sia in sala da pranzo che in camera da letto.
  • Se l’animale non vive in casa, state attenti a non far frequentare al bambino case che ospitano quel tipo di animale. Ricordate che i possessori di animali domestici sono molto numerosi (in Italia il 30-40% delle famiglie possiede un cane e/o un gatto!).
  • Attenti ai compagni di scuola che posseggono gatti. I bambini sani possessori di un gatto, se vanno a scuola con un bambino allergico al gatto, debbono indossare a scuola maglioni diversi da quelli che portano a casa. I maglioni dei compagni di scuola devono essere perfettamente lavati. Nei lavaggi a secco gli abiti si possono contaminare per contatto con gli abiti dei possessori di gatti.
  • Le manovre di profilassi ambientale per gli acari vanno attuate anche in caso d’allergia ai derivati epidermici di gatto; nel materasso, infatti, l’allergene del gatto può persistere per 10 anni. Tali misure sono valide solo, però, se in casa non c’è nessun gatto.
  •  La pulitura con Allerpet, che denaturerebbe le proteine dell’epitelio di gatto, non avrebbe effetti del tutto sicuri, almeno stando a studi effettuati.
  • Misure analoghe nei confronti dei cani vanno prese in caso di allergia a quest’animale.
  • Tenere presente che anche gli animali a pelo corto e quelli che non perdono pelo provocano l’allergia giacché le sostanze allergizzanti non sono soltanto sul pelo ma anche nella forfora o nella saliva.